La lama sibila,
sta entrando in me!
Pena e miseria, rovi dell'anima.
Ombre immobili e bocche fameliche.
Ma ora c'è un vuoto puro che,
può esistere!
Solitario cado,
affondo e muoio,
come fossi una lacrima
dispersa dal vento e perduta nel tempo.
Eternità!
Un tramonto che geme,
arreso alla fiamma che arde,
nella gelida luce.
Io sono libero.
Nessun destino, nessun legame.
Sono il silenzio,
senza più limiti!
La vita sgorga!
Effimero rosso che fugge.
Le promesse infinite,
e le gioie che non ho vissuto mai.
Che epilogo amaro io credo,
ogni traccia finisce,
a nessuno importa,
e mai importerà!
Il sangue!
Scorre limpido.
Cos'è quest'agonia,
il bianco freddo?
Io non esisto,
e ancora soffro...